Outlook settimanale

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I MERCATI OBBLIGAZIONARI
I dati di venerdì 1 agosto della disoccupazione USA di luglio hanno sorpreso i mercati non tanto per i 73 mila nuovi occupati stimanti per il mese, un po' sotto le previsioni degli analisti, ma per la radicale revisione al ribasso delle stime per i due mesi precedenti: il dato di giugno è stato rivisto da +147 mila a +14, mentre quello di maggio da 144 mila a 19 mila. Questi sono i risultati dei survey tra i datori di lavoro: quelli dei survey delle famiglie hanno evidenziato una diminuzione degli occupati di 260 mila unità.
Delle revisioni così ampie dovrebbe consigliare agli investitori una reazione moderata a dei dati così poco affidabili, ma il mercato obbligazionario ha reagito positivamente con il rendimento del Treasury decennale che è sceso al 4,22% (grafico in basso)  e quello del titolo a 30 anni al 4,81%.
Positivi ance i mercati europei con il rendimento del Bund a 2,68% e quello del BTP decennale a 3,54%.


Un altro dato di primaria importanza è stato l'indice dei prezzi PCE che viene utilizzato per destagionalizzare la spesa dei consumatori statunitensi, a +2,6% in giugno dal 2,4% del mese precedente. Escludendo i pressi degli alimentari e dell'energia la variazione tendenziale è stata del 2,8%.


I MERCATI AZIONARI
La reazione al dato della disoccupazione USA di luglio è stata piuttosto negativa per i mercati azionari, ma i mercati erano già in una posizione di notevole ipercomprato e delle prese di beneficio erano prevedibili indipendentemente dai dati macro.
L'indice SP500 si è avvicinato al livello di 6200 che la scorsa settimana segnalavamo come barriera da non superare per mantenere intatto il trend rialzista di medio termine (grafico in basso): vedremo questa settimana se tale livello sarà violato al ribasso, nel qual caso aumenterebbero le probabilità di fine del trend rialzista.


La scorsa settimana è stata poi caratterizzata dalle trimestrali di Meta, molto migliore del previsto con un +10% del titolo, di Amazon con un -8,2% dopo il bilancio, e Apple a -2.5% nonostante un'ottima trimestrale con il fatturato in aumento del 10% a 94 miliardi di dollari e l'utile per azione a 1,57 dollari a +12%.
Per la prossima settimana l'attenzione è puntata sul dato di martedì dell'indice S&P Global sulla congiuntura USA e l'indice ISM di luglio, mentre giovedì dovremmo avere un taglio dei tassi da parte della banca centrale inglese.

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