La settimana si è aperta con qualche presa di beneficio sui mercati azionari con Wall Street che ha chiuso con tutti i quattro indici principali in ribasso, in particolare il Russell2000 delle small caps che ha perso l’1,43%. L’SP500 ha chiuso a –0,38% a 4940 punti (grafico in basso).
La debolezza del mercato obbligazionario dopo il dato di venerdì della disoccupazione americana di gennaio viene citata come fattore dietro le vendite, ma la relazione causa/effetto è debole e piuttosto sembra naturale che gli investitori abbiano incassato i profitti su Facebook e Amazon dopo il notevole rally di venerdì: in ogni caso il rendimento del Treasury decennale è risalito ieri a 4,16% dal 4,2% di venerdì e anche i rendimenti europei hanno chiuso in rialzo con quello del Bund a 2,32% e quello del BTP decennale a 3,89%. L’indice ISM dei servizi ieri ha mostrato un aumento superiore alle attese aggiungendosi alla sorpresa positiva della disoccupazione di gennaio annunciata venerdì.
I mercati asiatici hanno chiuso oggi contrastati con Tokyo e Seul che perdono lo 0,58% mentre rimbalzano notevolmente gli indici cinesi sulle aspettative di un intervento delle autorità per sostenere il mercato azionario, anche attraverso l’investimento diretto da parte del fondo pubblico Huiiin Investment.
Positiva anche l’apertura dei mercati europei con guadagni intorno al mezzo punto percentuale. I futures sugli indici americani sono in leggero rialzo.
Sul mercato dei cambi il dollaro rimane sostenuto contro lo Yen a 148,60 e contro l’Euro a 1,0750, mentre il petrolio WTI torna sopra quota 73 dollari al barile.
Dal fronte macro oggi sono attese le vendite al dettaglio nell’area Euro di dicembre mentre non sono in arrivo dati americani.
