La settimana si è aperta con qualche modesta pressa di beneficio sul mercato americano, ma con una estensione della correzione degli indici europei: lo Stoxx50 questa mattina apre ancora in ribasso e sta testando il minimo di inizio settembre. Ieri le perdite degli indici europei sono state superiori ai due punti percentuali.
L’indice SP500 ha limitato le perdite allo 0,24% chiudendo a 5969,90 punti (grafico in basso) con Tesla che ha perso il 6,15% dopo giorni di ampi rialzi e United Health l’1,69%, mentre NVIDIA ha guadagnato il 2,09%, Microsoft l1,20% e Amazon l’1,0%.
I mercati asiatici hanno visto Tokyo perdere l’1,55% e Seul il 2,64%, ma Hong Kong è appena sotto la chiusura di ieri e gli indici cinesi domestici sono in territorio positivo. Gli indici europei aprono invariati mentre i futures su quelli americani sono in ribasso dello 0,30%.
I mercati obbligazionari europei aprono questa mattina in ribasso con il rendimento del BTP decennale a 3,66% e quello del Bund a 2,39%, mentre quello del Treasury decennale sale al 4,44%.
Sul mercato dei cambi il dollaro è ancora in rialzo a 1,0600 contro l’Euro e a 155,10 contro lo Yen.
Invariate le commodities: il petrolio WTI tratta a 68,25, l'oro a 2610 dollari l’oncia e l’argento a 30,90.
L’attenzione dei mercati oggi è puntata sul dato dell’inflazione USA di ottobre e le previsioni sono per una variazione mensili dello 0,30% sia per l’indice globale che per quello Core.
