La settimana si apre con un collo dei mercati asiatici guidati da quello giapponese che ha perso oggi il 13,47% mentre Seul ha chiuso a –8.77%. Più modeste le perdite di Hong Kong, inferiori al 2% e degli indici cinesi domestici. I mercati europei dovrebbero aprire a –2% mentre sono notevoli le perdite dei futures sugli indici americani: il Nasdaq perde il 5%.
Positivi i mercati obbligazionari con il rendimento del Treasury decennale che è sceso al minimo degli ultimi mesi a 3,70%. Scende anche il rendimento del Bund a 2,10% e quello del BTP decennale a 3,62%.
In rialzo i metalli preziosi con l’oro spot a 2430 dollari l’oncia mentre i petrolio WTI questa mattina apre in forte ribasso a 72,80 dollari al barile.
Sul mercato dei cambi prosegue il rafforzamento dello Yen, questa mattina a 142,70, mentre l’Euro rimane debole appena sotto quota 1,0910.
La scorsa settimana era già finita male per i mercati azionari dopo il dato americano della disoccupazione di luglio più debole del previsto a 114 mila unità, anche alcuni fattori particolari lo hanno reso poco significativo come ad esempio l’uragano Beryl in Texas e inoltre l’aumento del tasso di disoccupazione al 4,25% senza un calo dell’occupazione in quanto è aumentata l’offerta di lavoro, vale a dire la popolazione attiva.
In ogni caso l’indice SP500 ha perso l’1,84% dopo il -1,38% del giorno prima, ma il Russell 2000 ha perso il 3,5% e il 6,5% in due giorni.
Tra i principali i titoli tecnologici Amazon è stato il peggiore a –8,78% dopo la trimestrale, ma sono stati venduti massicciamente i titoli bancari con Bank of America che ha perso il 4,86% dopo il –2% di giovedì dopo che Berkshire Hathaway ha annunciato una riduzione della posizione mentre JPMorgan ha perso il 4,24%. In ribasso anche il settore bancario europeo.
Dal fronte macro oggi si attende l’indice ISM americano dei servizi di luglio, atteso in aumento a 51 punti.