La giornata di ieri ha visto Wall Street chiudere in territorio positivo con l’SP500 a +0,23% (grafico in basso) e gli indici europei a +0,70%, i mercati cinesi rimbalzare significativamente e quelli obbligazionari recuperare terreno dopo un paio di giornata difficili.
In assenza di dati macro significativi è proseguita la stagione delle trimestrali con quella di Eli Lilly migliore delle attese, ma con scarso impatto sul titolo, e quella di Spotify che ha permesso al titolo di guadagnare il 4%. Contrastati i principali titoli tecnologici con NVIDIA il peggiore a –1,60% seguito da Facebook a –1,02%, mentre Tesla sale del 2,23% e Apple dello 0,89%. Positivo il settore Health Care con United Health a +1,54% e J&J a +1,46%.
In leggera ridiscesa i rendimenti obbligazionari, con quello del Treasury decennale che apre questa mattina a 4,09%, quello del Bund a 2,28% e quello del BTP a 3,83%. Il dollaro scende leggermente a 147,90 contro lo Yen e apre a 1,0770 contro l’Euro. Il petrolio WTI è stabile a 73,30 e il Brent a 78,60.
I mercati azionari asiatici vedono Tokyo in leggero ribasso e Hong Kong che perde lo 0,60% indebolita da Alibaba, mentre rimbalzano ulteriormente gli indici domestici cinesi e Seul guadagna l’1,30%.
La giornata odierna è povera di dati macro: in mattinata avremo le vendite al dettaglio italiane di dicembre e nel pomeriggio la bilancia commerciale USA per lo stesso mese.