I dati macro americani di ieri hanno sorpreso tutti al ribasso, con solo 150 mila nuovi occupati in giugno secondo l’ADP e soprattutto un crollo dell'indice ISM del settore dei servizi da 54,5 a 48,8 punti.
Il mercato obbligazionario ha reagito positivamente con il rendimento del Treasury decennale che è sceso al 4,37% e anche Wall Street ha esteso il rally del giorno prima con l’indice SP500 in rialzo dello 0,51% a 5537 punti (grafico in basso), nuovo massimo storico.
Anche ieri i principali titoli tecnologici sono stati ampiamente positivi con Tesla che ha guadagnato il 6,54% dopo il +16 dei due giorni prima, NVIDIA il 4,57%, Apple lo 0,58% e Microsoft lo 0,32%, mentre Amazon ha perso l’1,21%, ma sono diverse giornate che fa segnare nuovi massimi storici. Da notare come proceda la divergenza tra i principali titoli e il resto del mercato: il Russell2000 ha chiuso anche ieri in ribasso dello 0,19%.
I mercati europei hanno chiuso ieri con rialzi superiori al punto percentuale e oggi i mercati asiatici hanno chiuso in territorio positivo con Seul il migliore a 1,09%, Hong Kong a +0,07% e Tokyo a +0,81%.
In recupero anche i mercati obbligazionari europei: il rendimento del BTP decennale scende oggi a 4,0% mentre quello del Bund è a 2,57%.
Sul mercato dei cambi il dollaro corregge leggermente contro lo Yen a 161,40 mentre l’Euro risale a 1,0790. In ribasso le commodities dopo il rally di ieri con il petrolio WTI a 83,20 dollari al barile, mentre l’oro spot tratta a 2354 dollari l’oncia.
Dal fronte macro oggi non sono attesi dati significativi anche perchè i mercati americani sono chiusi per festività (ma sono aperti i mercati futures), ma metà giornata sono in arrivo le minute dell’ultima riunione della BCE.
