La settimana si apre con una notevole volatilità dei mercati azionari asiatici nell’ultimo giorno del trimestre: Tokyo ha perso il 4,82% sui timori che il nuovo primo ministro Ishida sostenga una veloce normalizzazione della politica monetaria con conseguente rialzo dei tassi, mentre i mercati cinesi sono esplosi al rialzo dopo che la banca centrale ha dichiarato che spingerà il sistema bancario a ridurre i tassi sui mutui di mezzo punto in ottobre: Hong Kong guadagna il 3,2% mentre Shanghai sale dell’8%.
I mercati europei aprono invece in leggero ribasso e Wall Street è attesa invariata.
Il dato di venerdì dei prezzi al consumo USA di agosto è stato un po’ sotto le previsioni con una variazione mensile dello 0,1% sia per l’indice globale che per quello Core e il mercato obbligazionario ha guadagnato terreno mentre gli indici azionari hanno chiuso in maniera divergente con il Dow Jones in rialzo dello 0,33% e il Nasdaq in ribasso dello 0,39%.
L’indice SP500 ha perso lo 0,13% finendo a 5738 punti (grafico in basso). Gli indici europei hanno guadagnato lo 0,70% circa con il Dax il migliore a +1,2%.
I mercati obbligazionari aprono questa mattina poco mossi con il rendimento del Bund a 2,13% e quello del BTP a 3,47%, e anche i Treasurys americani sono invariati con il rendimento del decennale a 3,77%.
In leggero ribasso i metalli preziosi: l’oro di dicembre tratta questa mattina a 2680 dollari l’oncia, mentre l’argento sale a 31,80 dollari. Sale il petrolio WTI a 68,80 dollari al barile sulle tensioni in medio oriente.
Sul mercato dei cambi l’Euro sale a quota a 1,1160 mentre il dollaro/Yen scende a 140,00.
Dal fronte macro oggi si attende l’inflazione in Germania e Italia di settembre, e dagli Stati Uniti l‘indice dei direttori degli acquisti di Chicago. Nel pomeriggio è atteso un discorso di Jarome Powell a Nashville.