18/07/2018

Mercati azionari e dollaro in rialzo

Il mercato azionario americano ha chiuso ieri in rialzo dello 0,4% con l’indice SP500 che supera il massimo di febbraio finendo a 2809,55 (grafico a destra).  Anche ieri sono stati i titoli tecnologici a guidare il rialzo nonostante la flessione del 5% di Netflix dopo una trimestrale deludente più dal lato del numero degli abbonati che dei dati finanziari: Amazon tocca un nuovo massimo storico chiudendo a 1843 dollari, Microsoft sale di un punto percentuale a105,95 e Facebook guadagno l’1,33% finendo a 210 dollari.

Contrastate invece le borse asiatiche, con Tokyo che estende il rialzo dei giorni scorzi grazie al rafforzamento del dollaro sopra i 113 yen, mentre i mercati cinesi chiudono in ribasso di circa mezzo punto percentuale.

Ancora fermo il mercato dei Treasurys con il rendimento del decennale a 2,86% mentre si rafforza il dollaro contro tutte le altre valute dopo la testimonianza al Senato del Presidente della Fed Powell, che ha sottolineato la forza dell’economia americana sottolineando però i rischi provenienti dagli scontri commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali.  Non cambiano le proiezioni di rialzi dei tassi americani e il cambio ne trae vantaggio guadagnando quasi un punto contro l’euro dal massimo di  ieri a 1,1730.

Rimane sotto pressione il mercato petrolifero, sia per questioni fondamentali come la ripresa dell’offerta di greggio dalla Libia e i timori che il rallentamento dell’economia cinese riduca la domanda di energia, sia per questioni tecniche come le notevoli posizioni rialziste degli operatori non commerciali ancora aperte in attesa della chiusura del contratto di agosto questa settimana.

I dati macro di ieri sono stati migliori del previsto dagli Stati Uniti: la produzione industriale è salita dello 0,6% in giugno superando le stime degli analisti, mentre oggi l’attenzione è puntata sul dato dell’inflazione inglese di giugno, attesa in aumento del 2,6% e sui nuovi cantieri USA di giugno.

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