03/02/2023

Superate le banche centrali oggi tocca alla disoccupazione USA

E' proseguito anche ieri il rally dei mercati azionari, ma con un prepotente ritorno dei titoli Growth: il DowJones ha infatti perso lo 0,28% a causa del -5,3% di UnitedHealth mentre il Nasdaq ha guadagnato il 3,25% grazie al +23% di Facebook dopo la trimestrale e del +7,2% di Amazon e Google.
Amazon ha perso oltre al 2% dopo la chiusura a seguito di una trimetrale che ha mostrato un aumento del fatturato dell'8,5% a 149,2 miliardi di dollari, ma con un risultato del cloud business Azure inferiore alle attese e un utile di soli 300 milioni di dollari.
Poche sorprese invece dalla Apple che ha riportato un utile netto di 1,88 dollari appena sotto le attese: il titolo è poco mosso dopo la chiusura. Google ha deluso leggermente le previsioni sull'utile netto per azione a 1,05 contro 1,18 mentre il fatturato a 76,05 è vicino alle attese: il titolo perde il 3% circa dopo la chiusura. La società ha annunciato un taglio del personale di 12 mila unità con un costo intorno ai due miliardi di dollari per il trimestre in corso.
La BCE ha alzato i tassi dello 0,5% come attese, e il mercato obbligazionario è partito al rialzo con il Bund future che ha chiuso a 139,40 guadagnando due punti mentre il rendimento del Treasury decennale ha chiuso a 3,40%, poco mosso.
L'euro ha guadagnato terreno finendo a 1,0900.
Da notare la debolezza del petrolio WTI che ha chiuso a 76 dollari al barile nonostante il rialzo dei mercati azionari, e questa mattina tratta a 95,20.
I mercati asiatici hanno chiuso contrastati, con tecnologici in ribassi che hanno indebolito Hong Kong a -1,40%, mentre Tokyo ha guadagnato lo 0,4% come Taiwan. Gli indici europei aprono a -0,70%.
Oggi l'attenzione è puntata sul dato della disoccupazione USA di gennaio e sull'indice ISM dei servizi: gli analisti si attendono 180 mila nuovi occupati, ma la sorpresa potrebbe arrivare da un dato più debole.

 

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