CARATTERISTICHE
Il Fidelity European Dynamic Growth Fund investe in titoli azionari europei con un approccio Growth, ma segue come benchmark l'indice MSCI Europe, quello standard di categoria per i fondi large cap. Il portafoglio è di norma investito in circa 50 titoli ed è significativo il peso dei titoli a minore capitalizzazione: ad esempio attualmente i titoli con capitalizzazione superiore ai 10 miliardi di euro è solo del 62%, 25 punti percentuali in meno rispetto al benchmark del fondo. L'approccio di stock picking bottom up porta ad allocazioni geografiche e soprattutto settoriali significativamente diverse da quelle del benchmark: attualmente nella allocazione settoriale vengono favoriti i titoli tecnologici e industriali a scapito dei finanziari, immobiliari ed energetici, come del resto fanno tutti i fondi Growth. Nella scelta dei singoli titoli le principali posizioni sono spesso in titoli a minore capitalizzazione come attualmente l'inglese Experian o la tedesca Scout24, mentre mancano dal portafoglio tutti i primi 10 titoli del benchmark.
I RISULTATI
Lo stile di gestione particolarmente attivo ha portato sinora a risultati regolarmente lontani da quelli del benchmark del fondo o di quello di categoria, ma solo nel 2016 sono stati inferiori a quelli dell’indice: nel 2017 e nel 2018 ha sovraperformato del 5% circa e l'anno scorso fatto meglio del benchmark del 13% grazie soprattutto ai titoli tecnologici come la tedesca SAP e Scout24. La volatilità dei rendimenti mensili è stata nella media nel corso degli ultimi tre anni nonostante il peso di titoli a minore capitalizzazione, mentre il beta del fondo è stato intorno a 0,90 se calcolato sui 36 mesi.
CLASSI E COSTI
Del fondo sono disponibili due classi A retail, una a distribuzione e una ad accumulazione, il cui costo totale di gestione è stato dell'1,90% nel corso dell'ultimo esercizio.
L'OPINIONE
Il Fidelity European Dynamic Growth Fund è una delle scelte migliori all'interno della categoria volendo una gestione attiva che ha ottenuto risultati stabilmente migliori di quelli del benchmark senza un livello di rischio particolarmente elevato, con una maggiore attenzione ai titoli europei a maggiore capitalizzazione rispetto alla media della categoria.