CARATTERISTICHE
Investe in aziende che dovrebbero trarre beneficio direttamente o indirettamente dai cambiamenti climatici e dalle sfide per l’ambiente. Si tratta di un obiettivo di investimento molto generico in cui possono rientrare le aziende più disparate, e infatti il fondo tende ad essere molto diversificato settorialmente. Un blocco stabile del portafoglio è investito in aziende che producono legnami, come la Canadese Est Fraser Timber o l’americana Weyerhaeuser, o prodotti alimentari come l’americana Burge. Un altro tema d’investimento è nelle utilities tradizionali e di queste troviamo in portafoglio la tedesca Linde e l’inglese Powergrid. Seguono poi i produttori di prodotti chimici specializzati, dalla francese Saint Gobain all’americana Hexcel, titoli tecnologici come l’americana Ansys, che produce software per l’engineering, il cui rapporto con i cambiamenti climatici è meno chiaro e titoli classici del settore Ambiente come l’americana Waste Management, il principale operatore mondiale del settore dei rifiuti. Sono mancati invece dal portafoglio i produttori di energie alternative (fortunatamente).
Il fondo è pertanto piuttosto diversificato settorialmente, ma esclude i principali settori degli indici azionari globali, che sono legati ai consumi finali, e si focalizza su titoli a medio/bassa capitalizzazione. L’allocazione geografica non è lontana da quella dell’indice dei mercati azionari, ma tende a sovrapesare i mercati europei rispetto a quello americano.
I RISULTATI
La correlazione con l’indice del mercati azionari è molto bassa, intorno allo 0,6, con un beta pari a 1,10 che è però poco significativo: negli ultimi cinque anni i rendimenti del fondo sono stati molto vicini a quelli dell’indice delle borse mondiali, ma nei singoli esercizi gli scostamenti sono stati notevoli, anche di quasi dieci punti percentuali, essendo la composizione settoriale del fondo molto particolare. Si tratta comunque di risultati positivi e tra i migliori della categoria e l’ultimo biennio è stato particolarmente positivo dopo un 2014 debole soprattutto a causa dell’esposizione ridotta sul dollaro.
CLASSI E COSTI
In Italia sono distribuite due classi a BP e la E, ma soprattutto quest’ultima è disponibile sulle piattaforme online e il suo costo totale di gestione è stato del 2,55% nell’ultimo esercizio.
L’OPINIONE
Il Nordea Global Climate è un fondo interessante certamente non adatto all’investitore che vuole rendimenti in linea con quelli dei mercati azionari globali, ma adatto a chi crede nel maggiore potenziale di lungo termine dei vari settori legati all’ambiente. Ha un ottimo track record di risultati stabilmente positivi ed è focalizzato su titoli a media capitalizzazione che presentano una correlazione ridotta con l’indice MSCI World. Il costo di gestione è elevato, ma questa è una caratteristica di questa categoria di fondi.
