Wall Street ieri ha aperto in rialzo arrivando a guadagnare l'1,2%, ma nell'ultima ora sono prevalse le vendite e l'indice SP500 è andato a chiudere in ribasso dell'1,1% a 4482 punti e dopo la chiusura il future ha perso altri 30 ticks finendo a -1,5% dopo l'annuncio della trimestrale di Netflix, che ha perso il 20% dopo la chiusura.
Ieri scrivevamo che raggiunti importanti supporti si sarebbe scoperto se sarebbe prevalsa la psicologia degli acquissti delle correzioni e invece sono state le vendite a prevalere e l'indice ha chiuso anche sotto al minimo di novembre, assicurando una continuazione della fase di correzione ancora per qualche giorno. Il supporto succesivo è a 4278 punti, ma non è detto che l'SP500 debba raggiungere tale livello (grafico a destra).
Il fatto che il taglio dei tassi deciso dalla Cina abbia avuto un impatto positivo solo di qualche ora indica un peggioramento del tono dei mercati, che da comprare le correzioni sembrano ora più orientati a vendere i rimbalzi.
Le perdite sono state piuttosto generalizzate con NVIDIA il peggiore tra i principali titoli a -3,66% seguito da Amazon a -2,96%, Google a -1,34% e Apple a -1,03%. Deboli anche i bancari con Bank of America a -1,49% e Wells Fargo a -1,03%, JPMorgan a -0,85% e Citigroup unico positico a +0,34%. Goldman Sachs ha chiuso a +0,22% dopo aver perso il 9% dei due giorni precedenti.
Poco mossi i titoli energetici, ma il petrolio WTI dopo essere salito a 87 dollari al barile ha seguito il mercato azionario crollando quasi a 83 dollari al barile e questa mattina tyayya a 83,80.
Il mercato obbligazionario è salito leggermente con il TBond che ha chiuso a 154,9 sui massimi della giornata e il rendimento del Treasury decennale a 1,79% cinque ticks sotto al chiusura del giorno precedente, mentre sul mercato dei cambi l'euro è sceso a 1,1310.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso oggi con ampie perdite e Sidney è stato il peggiore a -2,2% seguito da Taiwan a -1,75% e Seul a -1%, mentre Tokyo ha perso lo 0,9% e Hong Kong solo 0,22%. Gli indici europei perdonol'1,5% in apertura di giornata.
Oggi non sono attesi dati macro significativi.