19/01/2022

Scendono i mercati azionari e obbligazionari e vola il petrolio

L'ulteriore rialzo dei rendimenti obbligazionari e il tracollo del 7% di Goldman Sachs dopo la trimestrale peggiore delle attese ieri hanno affondato Wall Street e l'indice Nasdaq ha perso il 2,6% mentre l'SP500 ha chiuso a 4581,6 punti cedendo l'1,74% (grafico a destra).

La trimestrale di Goldman Sachs ha mostrato una flessione del 7% delle entrate e un aumento del 23% dei costi, anche se i profitti per il 2021 a 21,64 miliardi di dollari hanno toccato un nuovo massimo storico. La trimestrale la trovate qui.
Il settore bancario ha guidato il ribasso con JPMorgan che ha perso il 4,08%, Bank of America il 3,24% e Citigroup il 2,4% come Wells Fargo, ma anche il settore tecnologico è stato ampiamente penalizzato: Facebook ha perso il 4,14%, NVIDIA il 3,86%, Google il 2,5% e Microsoft il 2,43%.
Positivo solo il settore energia grazie alla chiusura del petrolio WTI ampiamente sopra quota 85 dollari al barile: Chevron ha guadagnato lo 0,4% ed Exxon Mobil l'1,75%.
E' stata una pessima giornata per i mercati obbligazionari, con il TBond che ha perso un punto e mezzo finendo a 153,7 punti, il minimo degli ultimi due anni, e in Asia questa mattina ha perso un altro mezzopunto, mentre il rendimento del Treasury decennale è salito all'1,90%: quello del Bund decennale è tornato a quota zero e questa mattina di rivede rendimenti positivi  a +0,02% dopo tanto tempo.
Il dollaro ha violentemente invertito rotta e l'euro ha perso un punto finendo ieri sera a 1,1330 mentre lo yen ha chiuso a 144,60.

I mercati asiatici hanno seguito wall Street e Tokyo ha perso il 2,8%, Jong Kong lo 0,25% e Seul lo 0,77%.   I mercati europei aprono più stabile a parte Mlano che perde mezzo punto percetuale, mentre il future sull'SP perde un altro 0,3%.

La giornata è povera di dati macro significativi, con solo alcuni dati dal settore immobiliare americano, dalle richieste di muti ai nuovi cantieri abitativi e nuovi permessi di costruzione. Più interessante la giornata per le trimestrali in arrivo: prima dell'apertura avremo quella di Bank of America, Morgan Stanley e UnitedHealth Group e dopo la chiusura quella di United Airlines.

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