Nonostante la situazione in Medio Oriente rimanga preoccupante ieri i mercati azionari hanno chiuso in rialzo con l'SP500 che ha guadagnato lo 0,94% finendo a 3066 punti (grafico in basso), ma oggi gli investitori sembrano maggiormente preoccupati e i futures sugli indici americani anno perso mezzo punto percentuale in Asia: sembra che la notizia che Trump ha abbandonato il G7 chiedendo l'evacuazione di Tehran venga interpretata come un intervento americano in arrivo.
Anche il petrolio WTI è stato molto volatile in Asia salendo dai 70 dollari di ieri sera a 74 per poi tornare al punto di partenza: ora tratta a 70,90 dollari al barile e il Brent a 73,80.
I mercati azionari asiatici oggi hanno chiuso contrastati con Tokyo in rialzo dello 0,67% e Hong Kong che perde lo 0,70%, mentre gli indici europei aprono in ribasso con il Dax a -1,40% e Parigi a -1,10%.
I mercati obbligazionari non traggono vantaggio dall'incertezza geopolitica e aprono oggi in ribasso: il rendimento del Treasury decennale apre a 4,43%, quello del Bund al 2,55% e quello del BTP a 3,52%.
L'oro apre questa mattina a 3407 dollari l'oncia e l'argento apre a 36,48. Sul mercato dei cambi l'Euro apre invariato a 1,1550, mentre il dollaro/yen sale a 144,70.
Dal fronte macro oggi attende l'indice ZEW della congiuntura tedesca di giugno e dagli USA le vendite al dettaglio e la produzione industriale di maggio. Inizia poi la riunione della Federal Reserve che si concluderà domani pomeriggio.
