La settimana si apre con la notizia di un accordo per evitare la chiusura dell’amministrazione pubblica americana e i futures sugli indici americani guadagnano lo 0,70% dalla chiusura di venerdì. L’accordo prevede un aumento del debito che permetterà al governo di operare sino all’11 novembre.
I mercati asiatici sono quasi tutti chiusi per festività, ma Tokyo ha perso lo 0,21% dopo un’apertura in ampio rialzo, forse perchè il rendimento del JGB decennale ha toccato il massimo degli ultimi dieci anni a 0,775%.
I mercati europei aprono con guadagni intorno al mezzo punto percentuale.
Venerdì l’indice SP500 ha perso lo 0,27% nonostante il dato dell’inflazione CE favorevole (grafico in basso)
I mercati obbligazionari non hanno reagito significativamente all’accordo e trattano leggermente sotto le chiusure di venerdì: il rendimento del Treasury decennale apre a 4,61% e quello del Bund a 2,85%, mentre quello del BTP decennale è invariato a 4,78%.
Sul mercato dei cambi il dollaro sale contro lo Yen a 149,60 mentre l’Euro tratta a 1,085. L’attesa apertura positiva di Wall Street spingere nuovamente al rialzo il petrolio WTI che apre questa mattina a 91,20 dollari al barile mentre il Brent tratta a 92,55.
Oggi l’attenzione dei mercati è puntata su risultati dei survey dell’HCOB sulle condizioni dell’industria manifatturiera dei vari Paesi europei in settembre, e nel pomeriggio sull’ISM manifatturiero USA di settembre.
