In attesa di novità dal fronte degli accordi commerciali si avvicina la scadenza del 9 luglio per quelli imposti e sospesi a inizio aprile, ma i mercati azionari non sembrano affatto preoccupati e rimangono vicini ai massimi dell'anno: gli indici europei aprono la settimana poco mossi con l'eccezione del Dax che guadagna lo 0,30%, mentre gli indici asiatici hanno chiuso con ribassi intorno al mezzo punto percentuale per Tokyo e Hong Kong.
Wall Street dovrebbe aprire in ribasso dello 0,50%, ma si tratta delle perdite dei futures nel corso della giornata di venerdì quando il mercato cash era chiuso per festività.
Trump dovrebbe annunciare oggi e domani vari accordi commerciali e inviare lettere ufficiali con i dazi decisi per i Paesi con i quali non è stato possibile raggiungere un accordo.
I mercati obbligazionari aprono questa mattina in leggero ribasso con rendimento del Treasury decennale a 4,34%, quello del Bund al 2,57% e quello del BTP a 3,48%: per tutti si tratta di due centesimi sopra le chiusure di venerdì.
L'oro apre a 3321 dollari l'oncia e l'argento apre a 36,75. Il petrolio WTI è più debole a 66,50 dollari al barile e il Brent a 68,30 recuperando mezzo punto dai livelli di apertura in Asia: nel corso del fine settimana l'OPEC+ ha deciso un aumento della produzione di 548 mila barili per agosto, mentre gli analisti si attendevano un aumento di 411 mila barili come nei tre mesi precedenti.
Sul mercato dei cambi l'Euro apre più debole a 1,1750 mentre il dollaro/yen tratta a 145,00.
Dal fronte macro oggi si segnala il dato della produzione industriale tedesca di maggio appena uscito a +1,2% tendenziale e in mattinata le vendite al dettaglio nell'area Euro per il mese di maggio.