La Federal Reserve ha alzato i tassi di un quarto di punto come previsto, e la banca centrale ha giustificato la decisione con la migliore tenuta del previsto dell’economia americana e Powell nella conferenza stampa ha dichiarato che una recessione durante il 2023 non è più probabile. Powell ha poi dichiarato che tutto è possibile alla riunione di settembre e che dipenderà dai dati macro in arrivo.
La reazione del mercato azionario è stata modesta, e l’indice SP500 ha chiuso invariato a 4567 punti (grafico a destra) ma gli indici hanno guadagnato terreno dopo la chiusura grazie alla trimestrale di Facebook migliore della attese: il titolo guadagna quasi il 7% a 319 dollari. Google ha chiuso a +5,78% e Microsoft a –3,76% dopo le rispettive trimestrali. Oggi sono attese le trimestrali di Mastercard prima dell’apertura di Wall Street e di Amazon, Ford e Intel dopo la chiusura.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso in rialzo con Sydney che sale dello 0,73%, Tokyo dello 0,82% e Hong Kong dell’1,50% mentre gli indici europei aprono a +0,50%.
I mercati obbligazionari hanno reagito positivamente alla decisione della Fed e questa mattina rendimento del Treasury decennale scende leggermente a 3,85% e quello del Bund a 2,43% dopo essere salito ieri. Sul mercato dei cambi in dollaro apre questa mattina a 1,1115 contro l’Euro mentre lo Yen si rafforza ulteriormente a quota 139,90.
Dal fronte macro oggi si segnala l’indice GFK della fiducia dei consumatori appena uscito in leggero miglioramento, ma l’attenzione dei mercati è puntata sulla decisione della BCE delle 14:15. Gli analisti si attendono un rialzo di un quarto di punto dei tassi al 4,25%.
Nel pomeriggio avremo poi i dati USA degli ordini di beni di consumo durevoli di giugno e la prima stima della crescita del PIL del secondo trimestre, previsto a +1,80% sul trimestre precedente (annualizzato) e quindi il dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione.