I mercati asiatici hanno aperto la settimana in rialzo, modesto per Tokyo, ma superiore al punto percentuale per Shanghai, e si attende un’apertura positiva anche per i mercati europei. Il mercato giapponese è stato frenato dal dato negativo della bilancia commerciale di gennaio, che ha visto il deficit salire a 9,6 miliardi di dollari.
Stabile il mercato dei cambi sui valori di venerdì, mentre sono ridiscesi al 2,42% i rendimenti del Treasury decennale, che proseguono nella loro fase laterale tra 2,40% e 2,50%.
Fermo anche il prezzo del petrolio intorno ai 54 dollari al barile, frenato dall’incremento della produzione americana, che è tornata sui massimi dal 2015.
L’attività odierna sui mercati dovrebbe essere limitata dalla chiusura di tutti i mercati americani per festività e dall’assenza di dati macro, a parte i prezzi alla produzione tedeschi di gennaio appena annunciati.
L’attenzione sarà puntata su Unilever, che la scorsa settimana ha guadagnato il 13% sulla notizia dell’offerta di Heinz, che è però stata ritirata nel corso del fine settimana.
I Dax dovrebbe riuscire a superare il massimo dell’anno intorno a quota 11900 e cercare di raggiungere il massimo storico a 12400: solo in caso di ridiscesa sotto 11400 il trend rialzista sarebbe messo in discussione (grafico in basso). L'S&P500 a sua volta non mostra segni di fine del rialzo (grafico in alto a destra).