24/07/2017

Azionari europei cedenti, attenzione sulle semestrali

I mercati asiatici hanno aperto la settimana con guadagni intorno al mezzo punto percentuale con l’eccezione di Tokyo, che perde lo 0,62% seguendo il dollaro/yen sotto quota 111,00.  Viene citata come motivo della discesa del dollaro la sorpresa delle dimissioni del portavoce di Donald Trump, ennesimo segnale delle difficoltà della nuova amministrazione.

Wall Street ha chiuso venerdì praticamente invariata, e gli indici rimangono vicini ai massimi storici (grafico in alto a destra), mentre il mercato obbligazionario è poco mosso con il rendimento del decennale fermo intorno al 2,25%.

I mercati europei aprono invece in ribasso ampliando le perdite di venerdì particolarmente sostenute per il DAX, che è sceso sotto al primo supporto situato a 12290 e dovrebbe ora andare a testare quello successivo a 11940: il rafforzamento dell’euro penalizza maggiormente questo mercato essendo più sbilanciato sulle aziende esportatrici, mentre il mercato italiano negli ultimi giorni ha tenuto meglio e rimane sopra ai supporti.

L’attenzione degli investitori è in parte focalizzata sui problemi dell’amministrazione Trump, ma soprattutto sulle trimestrali americane: sinora sono stati annunciati i risultati di un quinto dei titoli dell’SP500 e i risultati sono piuttosto contrastati.  Positive le trimestrali del settore bancario, mentre hanno deluso alcune aziende del settore industriale come General Electric, che ha perso quasi il 3% venerdì, o della IBM, soprattutto sul fronte del fatturato.  I risultati trimestrali sono in linea con i segnali non entusiasmanti provenienti dai dati macro.

Questa settimana usciranno le trimestrali di 200 aziende che compongono l’indice principale, e le più rilevanti saranno quella di Google di oggi, McDonald’s domani e soprattutto quelli di mercoledì, da Facebook a Boing e Coca Cola.  Giovedì avremo poi i risultati di Amazon, Comcast, Procter&Gamble e i petroliferi.

Mercoledì ci sarà poi la riunione della Federal Reserve e l’attenzione sarà puntata sui piani di riduzione delle attività in portafoglio.  Janet Yellen è stata molto accomodante alla testimonianza semestrale affondando il dollaro, e in questa sede potrebbe aggiustare un po’ il tiro ricordando agli investitori che la politica monetaria americana ha cambiato direzione da mesi, mentre quella della BCE non cambierà direzione prima del 2018. 

I dati odierni sono tutti provenienti dalla Markit, con i survey sia del settore dei servizi ce manifatturiero per il mese di luglio, sia in Europa che negli Stati Uniti. 

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