13/02/2018

Segnali di stabilizzazione da Wall Street

Wall Street ha confermato ieri il segnale positivo dato dalla chiusura sui massimi di venerdì e ieri ha chiuso a 2656 (grafico a destra) con un rialzo dell’1,39%.  Stranamente è salito anche il mercato obbligazionario e il TBond ha recuperato un punto e mezzo dal minimo di ieri con il rendimento del decennale che scende al 2,84%.  In discesa anche il rendimento del titolo a due anni al 2,08%.

Salgono anche i mercati asiatici, di un punto i mercati cinesi, con l’eccezione di Tokyo che perde lo 0,65% seguendo l’indebolimento del dollaro/yen sotto quota 108,00: a 107,70 è sui minimi dal settembre scorso.

In leggero ribasso invece l’apertura dei mercati europei dopo l’ampio rimbalzo di ieri, con il Dax che perde lo 0,2%.

Scende nuovamente il dollaro, con l’euro che tratta sopra quota 1,2300 e sembra voler ripartire al rialzo contro il biglietto verde.

Il minimo di Wall Street dovrebbe essere un minimo di medio termine ed è probabile che inizi una fase laterale che potrebbe durare qualche settimana, ma una ripartenza del trend rialzista nel breve appare poco probabile essendo al contrario verosimile che l’ampia correzione della scorsa settimana abbia indebolito la corsa alle asset class più rischiose.

La giornata più importante della settimana per i mercati finanziari è quella di domani, in quanto sarà annunciato il dato dell’inflazione americana di gennaio: è attesa una diminuzione del tasso di crescita tendenziale grazie al confronto con il gennaio 2017 dal 2,1% di dicembre all’1,9%.

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