10/01/2019

Si ferma il recupero di Wall Street

Wall Street ha chiuso la giornata con un rialzo dello 0,41% finendo a 2584,96 punti (grafico a destra), avvicinandosi al possibile target dell’attuale fase di recupero a quota 2600. Ha esteso il recupero Amazon a 153,31 dollari, ma tutti i titoli tecnologici hanno chiuso in territorio positivo, con l’eccezione di Netflix che ha perso leggermente dopo tre giorni di notevoli rialzi.

Le speranze che venga raggiunto un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti e l’atteggiamento più accomodante della Federal Reserve spiegano il rialzo dei giorni scorsi, ma lo spazio al rialzo nel breve è modesto ed è da attendersi una fase di retracement del rialzo: i futures sugli indici americani segnalano un’apertura in ribasso dello 0,7%.  Il peggioramento del tono dei mercati di oggi è spiegato con il fatto che non ci sono ancora elementi certi di un accordo commerciale e in parte con dati inferiori alle attese dei prezzi al consumo e alla produzione cinesi, rispettivamente all’1,9% e 0,9% in dicembre: è soprattutto il dato dei prezzi alla produzione a mancare l’obiettivo degli analisti, che era all’1,6% dal 2,67% di novembre.

Le minute dell’ultima riunione della Federal Reserve hanno indebolito il dollaro confermando un atteggiamento più prudente della banca centrale americana: alcuni membri del Fomc hanno votato contro la decisione di alzare i tassi e inoltre ieri. Inoltre l’Atlanta Fed President Raphael Bostic ha dichiarato ieri che i tassi potrebbero addirittura scendere nel corso dell’anno. Il mercato dei Fed Funds segnala un rendimento al 2,47% a fine anno contro il 2,4% attuale, di fatto scontando tassi fermi per l’intero anno.

L’euro ha superato la barriera situata a 1,1500 e dovrebbe proseguire verso la resistenza successiva a 1,1600.

L’indebolimento del dollaro ha coinvolto anche lo yen, oggi sotto quota 108 e il mercato azionario giapponese ha seguito il cambio perdendo oltre un punto percentuale, mentre i mercati cinesi hanno chiuso poco mossi.  Negativa anche l’apertura dei mercati europei.

Poco mosso invece il mercato dei Treasurys con il rendimento del decennale fermo al 2,7%, mentre il petrolio corregge marginalmente dopo il rally che ha portato il WTI sopra ai 52 dollari al barile, 10  in più del minimo toccato a fine dicembre.

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