22/05/2019

Il rimbalzo di Wall Street non viene seguito dai mercati asiatici

Wall Street ha chiuso la giornata con un rimbalzo superiore al punto percentuale del Nasdaq, mentre l’SP500 è finito a 2864,36 con un rialzo dello 0,85% (grafico a destra): l’indice principale rimane tra il minimo di maggio a 2800 punti e il massimo di metà mese a 2892, sballottato dalle notizie provenienti dal fronte della guerra commerciale.  Ieri il mercato ha recuperato sulla notizia che l’Amministrazione Trump concederà a Huawei un periodo di transizione prima dell’embargo alle vendite americane di tecnologia all’azienda sino al 19 Agosto, permettendole di fornire assistenza ai clienti esistenti.  Rimbalzano quindi i tecnologici con Apple in prima fila a 186,60 dollari per un rialzo dell’1,92%.

I mercati asiatici non hanno però seguito il rialzo del mercato americano: Tokyo ha chiuso a +0,05% e Seul a +0,18%, ma Shanghai ha perso mezzo punto percentuale, e anche i mercati europei aprono in leggero ribasso.

Lo scenario tecnico rimane orientato al ribasso per i mercati azionari, e il rischio maggiore è quello di una rottura al ribasso dei minimi di maggio, a 2800 per l’indice SP500.

Stabili i mercati obbligazionari con il TBond a 148,25 – mezzo punto sotto ai livelli di ieri – e il rendimento del decennale sale al 2,42% e quello del Bund a -0,07%.

Scende il petrolio WTI sotto ai minimi degli ultimi giorni a 62,50 dopo che ieri sera l’American Petroleum Institute ha annunciato un aumento delle scorte di 2,4 milioni di barili la scorsa settimana a 480,2 milioni contro una previsione di una diminuzione.  Scende anche il Brent a 71,80 a seguito delle assicurazioni saudite che saranno garantite le forniture per mantenere in equilibrio il mercato, dopo che ieri invece il ministro dell’energia aveva parlato di mantenere ridotta la produzione per permettere una riduzione delle scorte mondiali.

Stabili il mercato dei cambi con l’euro bloccato intorno a quota 1,1250 e lo yen a 110,40 nonostante il dato americano debole di ieri delle vendite di case esistenti in aprile, in flessione dello 0,4%.

L’attenzione degli investitori è oggi puntata sull’intervento di Mario Draghi a Francoforte delle 9:30 e quindi sull’inflazione inglese di aprile, ma dopo la chiusura dei mercati europei avremo anche le minute dell’ultima riunione della Federal Reserve.

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