Nonostante il profit warning di Walmart che ha perso l’8% e il –10% di Cisco ieri Wall Street è riuscita a chiudere ancora in rialzo dello 0,14% grazie ai soliti titoli tecnologici (grafico in basso): Google ha guadagnato l’1,72%, Microsoft l’1,76% e Apple lo 0,96%. Tra i principali solo Tesla ha chiuso in ribasso perdendo il 3,81%.
Da notare però il –1,63% dell’indice Russell 2000 dei titoli a minore capitalizzazione, che segnala come l’interesse dei compratori sia concentrato sui soliti sette titoli. Il settore più debole è stato quello energetico seguendo il tracollo del petrolio WTI che è sceso sotto ai 73 dollari al barile sui timori di una flessione della domanda da parte della Cina: Exxon Mobil ha perso l1’1,5% e Chevron l’1,58%.
I mercati europei hanno invece chiuso in ribasso con l’eccezione del Dax a +0,24%, e anche i mercati asiatici stanno chiudendo in ribasso a parte Tokyo che ha guadagnato lo 0,46%: Hong Kong sta perdendo il 2% e Seul ha perso lo 0,74%.
I mercati obbligazionari hanno chiuso poco mossimi, ma comunque vicini ai massimi del mese, con il rendimento del Treasury decennale a 4,46% e quello del Bund a 2,58%, mentre sul mercato dei cambi l’euro è stabile a 1,0850 mentre il dollaro scende leggermente contro lo Yen a 150,60.
Dal fronte macro oggi si attende la stima finale dell’inflazione nell’area Euro, attesa a +2,9%, mentre gli unici dati americani saranno le nuove costruzioni abitative e i permessi edilizi di ottobre.