Analisi

E' proseguita anche ieri la fase di correzione dei mercati azionari con eprdite intorno al punto e mezzo per gli indici europei e solo dello 0,21% per l'SP500 (grafico in basso).
Rimangono deboli i mercati obbligazionari dopo che ieri Powell ha dichiarato che la banca centrale americana non è sicura di voler iniziare a riduerre i tassi con l'inflazione che stenta a rientrare: il rendimento del Treasury decennale è salito al 4,66% influenzando anche i mercati europei, con quello del Bund questa mattina a 2,49% e quello del BTP al 3,91%.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso anche oggi con ampi ribassi, che vanno dall'1,22% di Tokyo allo 0,97% di Seul e allo 0,30% di Hong Kong, mentre gli indici cinesi domestici stanno chiudendo in rialzo.
Ieri a Wall Street i titoli tecnologici hanno chiuso poco mossi con ll'eccezione della Apple in ribasso dell'1,92%, mentre è sceso vistosamente in settore bancario, con Bank of America il titolo peggiore a -3,50%.
I mercati europei aprono invariati.
Sul mercato dei cambi il dollaro rimane molto forte contro lo Yen a 154,50 mentre l'Euro è stabile sui minimi degli ultimi giorni a 1,0630.
Il petrolio perde eggermente terreno e questa mattina il WWTI apre appena sopra gli 85 dollari al barile e il Brent a 89,80 dollari.
Dal fronte macro oggi si attende la stima finale dell'infazione nell'area Euro di marzo, mentre dagli Stati Uniti avremo solo il dato delle scorte di petrolio della scorsa settimana e il Beige Book della Federal Reserve alle 20:00.