Secondo quanto annunciato oggi da Bureau of Labor Statistics americano l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,62% in marzo rispetto allo stesso mese del 2020 contro l’1,68% di febbraio, mentre l’indice “core” che esclude i prezzi degli alimentari e dell’energia è salito a 1,65% da 1,28% in febbraio.
Sono stati infatti i prezzi dell’energia a guidare il rialzo dei prezzi, con un aumento tendenziale del 13,2%, anche se il loro peso all’interno dell’indice è limitato al 6,5%. I prezzi degli alimentari, che hanno un peso del 14%, sono saliti del 3,5%.
Escludendo queste due componenti la variazione dei prezzi è da mesi ferma intorno all’1,6% (grafico in basso). I costi dei servizi sono saliti dell’1,6% e all’interno di questi i costi per l’abitazione, che hanno un peso del 33% sull’indice globale, dell’1,7%. Il +2.7% dei servizi per la salute sono stati bilanciati in parte dal -1,6% dei costi dei trasporti (le tariffe aeree sono scese del 15%).